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“Un muro umano, tanta paura”: ha rischiato di soffocare

Lutto

La festa di Halloween di Seul si è trasformata in una tragedia: tra le persone sopravvissute anche una ragazza italiana, che ha raccontato cosa è successo.

È bastato poco perché la festa di Halloween di Seul si trasformasse in una tragedia: almeno 149 persone sono morte e 150 persone sono rimaste ferite dopo essere rimaste schiacciate dalla calca creatasi in una piccola via del quartiere Itaewon di Seul. Tra le persone che sono riuscite a sopravvivere c’è anche la giovane Francesca Di Camillo, 24enne di Popoli, in provincia di Pescara.

Francesca sopravvissuta alla tragedia di Seul

Tra le persone che si sono ritrovate in una calca risultata poi letale, Francesca ha raccontato: “All’uscita della metropolitana mi sono trovata di fronte migliaia di persone accalcate, tanti i giovanissimi. Quel muro umano mi ha dato un forte senso di soffocamento”.

La Di Camillo, che è a Seul prchè studia Relazioni internazionali alla Yonsei University, ha subito suggerito alle amiche e colleghe di università di defilarsi dalla situazione.

“Alcune mie colleghe di università si sono addentrate nelle stradine lunghe e strette dove poi si è verificata la tragedia […]Una ragazza veneta, terrorizzata, ci ha detto per telefono ‘qui ci camminano addosso, non riusciamo a respirare’ – ha raccontato la ragazza – . Ho poi saputo che per fortuna si sono tutte salvate trovando riparo in un portone”.

“La paura è stata tanta. Con le mie amiche italiane dell’università siamo tornate indietro e abbiamo trascorso la serata ad un’altra festa di Halloween molto meno affollata”, ha continuato Francesca che, scampato il pericolo, ha chiamato i genitori in Italia per rassicurarli.

Il padre della Di Camillo, raggiunto dal Messaggero, ha spiegato: “Mia figlia mi ha chiamato avvisandomi che la Bbc stava dando la notizia della tragedia, che i morti accertati in quel momento erano solo 15 e ha aggiunto che era al sicuro, lontana da quei posti”.

“[…] Francesca, in lacrime, ha raccontato di avere ancora negli occhi quelle immagini di ragazzi ammassati come sardine prima che finissero stritolati nella morsa dei vicoli da cui in pochi sono usciti vivi. Un’esperienza per lei sconvolgente”, ha concluso l’uomo.

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ultimo aggiornamento: 31 Ottobre 2022 13:15

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